Per Carl G. Jung l’essere umano è sotto l’influsso di polarità contrapposte: amore e aggressività, ragione e sentimento, anima e animus, ovvero gli archetipi femminile e maschile. Spesso noi diamo spazio a una parte e mettiamo a tacere l’altra che fin quando è lasciata nell’ombra, può influire distruttivamente.

Bromberg chiama “l’ombra dello tsunami” la persistenza dei traumi emotivi e delle tensioni psicologiche che possono influenzare il modo in cui un individuo si rapporta agli altri e affronta le sfide della vita quotidiana.

Le ombre del passato possono manifestarsi in sintomi come ansia, depressione, evitamento delle relazioni intime o comportamenti autodistruttivi.

L’ombra continua a influenzare il comportamento e il benessere psicologico di un individuo anche dopo che l’evento in sé è passato.

Un ambiente terapeutico sicuro dove il paziente possa esplorare i propri traumi e le proprie vulnerabilità senza sentirsi giudicato o minacciato potrebbe facilitare un processo trasformativo portando queste ombre alla luce per affrontarle in modo costruttivo, integrare le parti di sé promuovendo uno sviluppo armonico della personalità individuale.